Negli ultimi cinquanta anni, la tecnologia si è evoluta in modo sempre più sostenuto, rinnovando ambiti differenti, tra cui il modo di installare e progettare gli impianti elettrici civili; sempre più complessi e smart.
Tutte queste nuove applicazioni, ricorsivamente più articolate e integrate richiedono a loro volta dispositivi aggiuntivi, altamente integrati, con cablaggio supplementare e maggiormente funzionali.
Il KNX, nato agli inizi degli anni ‘90 con il protocollo EIB ed ampliatosi solo di recente, ha preso forma per rispondere a queste nuove esigenze, applicando il campo delle installazioni elettriche attraverso una struttura filare tramite bus, attuatori e sensori specifici.
Il successo di questa nuova tecnologia è sicuramente frutto della capacità di controllo di tutti gli elementi dell’impianto attraverso metodi di configurazione standard.
Il KNX è dunque uno dei primi standard di building automation aperto e standardizzato che permette flessibilità di applicazione ad alta affidabilità.
Ogni prodotto KNX è sottoposto a prove di conformità e di qualità e di seguito approvati per garantire la realizzazione di impianti funzionanti anche mediante combinazione di dispositivi appartenenti a differenti produttori.
La struttura di un sistema KNX
La struttura topologica di un sistema KNX si sviluppa su tre livelli: dorsale, linea principale e linea secondaria. All’interno di ogni singolo impianto possono essere connesse fino a 15 linee secondarie, e 64 dispositivi sulla linea principale per un totale di 1000 dispositivi in un’area.
I benefici dell’applicazione di questo standard sono vari:
- riduzione dei consumi energetici;
- applicazione di uno standard mondiale, altamente integrabile;
- infinite possibilità di applicazione in base alle necessità;
- rispetta le normative europe;
- garantisce comfort, sicurezza e affidabilità.
Applicazione dello standard
I suoi campi applicativi sono vari e spaziano dall’illuminazione, ai dispositivi di sicurezza, di gestione dell’energia, della termoregolazione, contabilizzazione dei consumi e automazione degli edifici. L’intero impianto parte da un cavo di controllo separato, un bus – di tipo twisted pair posto ad una tensione di 30 V DC, avendo come struttura minima un alimentatore 30 V DC, sensori di input e di output.
L’elettronica per la comunicazione smart è dotata di un microcontrollore che da un lato si interfaccia con l’applicazione e dall’altra con il bus.
Nello specifico:
- Grazie ad un’interfaccia chiamata BCU (Bus Coupling Unit) è possibile integrare la parte logica con quella funzionale, è anche per questo che si parla di sistema ad intelligenza distribuita.
- Un dispositivo connesso al bus in grado di comunicare con gli altri dispositivi è detto dispositivo bus.
ETS e la programmazione dei dispositivi KNX
La programmazione di ogni singolo dispositivo da inserire nell’impianto KNX deve avvenire attraverso configurazione ETS, ovvero l’applicativo necessario per la messa in servizio. ETS è uno strumento software di configurazione indipendente dal produttore per progettare e configurare le installazioni intelligenti per il controllo degli edifici e delle abitazioni con il sistema KNX.
Approfondisci i principi del sistema KNX.
La gamma KNX Finder
Finder, operante nel settore della produzione elettromeccanica, da qualche anno è approdata nel settore building automation con un’intera gamma dedicata allo standard per l’installazione intelligente KNX. Una selezione di prodotti pensata seguendo la progettualità e la qualità dei prodotti Finder che hanno fatto la storia.
- Rilevatore di movimento KNX per corridoi. Perfetto per la rilevazione dei movimenti e della direzione, è adatto per applicazioni in corridoi di hotel, uffici o comuni aree di passaggio. Può essere montato su soffitto o nel controsoffitto.
- Rilevatore di movimento e presenza KNX. A differenza del primo dispositivo della gamma, il rilevatore Tipo 18.5K è adatto a rilevare il movimento e la presenza per locali standard; è dunque adatto ad uffici, aule, zone relax e aree comuni. Come nel caso precedente è possibile montarlo nel soffitto o nel controsoffitto.
- Attuatore a 6 contatti 16A KNX. Applicabile su impianti d’illuminazione, HVAC, quadri di comando e distribuzione e automazione di case ed edifici, l’attuatore Tipo 19.6K è disponibile con 6 contatti 16A e 250V AC, indicatori LED per uscita, temporizzazioni per ogni singolo canale, funzioni logiche – tra cui la soglia -, e gestione scenari, ottimale per i corpi illuminanti.
- Dimmer Universale KNX con due uscite. Il varialuce della gamma per la building automation Finder è adatto al controllo di lampade LED dimmerabili, lampade alogene, lampade CFL dimmerabili, trasformatori elettronici ed elettromeccanici. Grazie alla funzione AUTO si adatta automaticamente al tipo di carico applicato.
- Alimentatore KNX con uscita 30V DC 640 mA. L’alimentatore switching KNX è perfetto per qualsiasi linea rimanendo compatto in 4 moduli. Interfaccia KNX universale a 2 o a 4 ingressi per contatti liberi da potenziale con otto funzioni logiche integrate. Tutte le uscite possono pilotare LED in bassa tensione per la visualizzazione di stati su pulsanti tradizionali o in pannelli sinottici. La vasta gamma di funzioni logiche a disposizione lo rende un elemento fondamentale per qualsiasi installazione.
- Interfaccia USB KNX con connettore USB Type-B e LED di segnalazione dello stato del BUS, occupando un solo modulo.
Ulteriori informazioni e approfondimenti sulla gamma KNX sono disponibili all’interno del fascicolo tecnico.